Per tutta l’estate l’Amministrazione di Ladispoli ha riempito i canali di comunicazione con articoli autocelebrativi, presentati come successi e rilancio dell’economia cittadina, ma che in realtà appaiono come pura propaganda politica. L’amministrazione comunale ha dichiarato che “l’afflusso di pubblico ha rilanciato il commercio e il turismo, confermando Ladispoli come una destinazione accogliente e attrattiva nonostante la crisi nazionale”. Parole, però, non supportate da alcun dato concreto.
La strategia di puntare tutto sui grandi eventi si è dimostrata fallimentare: le Giunte Grando hanno promosso un tipo di turismo “mordi e fuggi” che consuma fondi pubblici senza produrre benefici considerevoli per la città, come tante esperienze italiane dimostrano.
Pensare che una città possa vivere esclusivamente di grandi eventi è una favola già smentita dai fatti. A ciò si aggiunge che i settori sbandierati come “motore dell’economia” locale sono in realtà per lo più caratterizzati da lavoro precario o addirittura nero, contratti stagionali brevi e irregolari, stipendi bassi e scarse tutele.
Come gruppo politico riteniamo ingiusto che una città con le potenzialità di Ladispoli non riesca a garantire ai giovani opportunità di lavoro qualificato e ben retribuito, valorizzando l’ottima offerta scolastica locale e la vicinanza con tre grandi Università romane, con cui sarebbe possibile sviluppare collaborazioni concrete.
Viviamo in un’epoca in cui le nuove tecnologie digitali e i fondi europei di Next Generation EU avrebbero potuto rappresentare, nell’ultimo triennio, un trampolino di lancio per start-up e microimprese innovative sul territorio. Ma tutto questo avrebbe richiesto strategie, idee e investimenti che l’attuale Amministrazione, in oltre otto anni di governo, non ha mai saputo o voluto introdurre. Così ha finito per soffocare le energie e le competenze dei giovani ladispolani, privandoli della possibilità di costruire un futuro migliore nella loro città.
Estate 2025: problemi strutturali e malcontento dei cittadini
L’estate 2025 a Ladispoli si è conclusa lasciando una scia di malcontento tra cittadini e turisti. Traffico caotico, carenza di parcheggi, strade sporche, inquinamento acustico e degrado degli arredi urbani hanno segnato un’estate difficile. Nonostante l’aumento della Tari, le strade sono rimaste sporche, i marciapiedi e gli arredi urbani in condizioni critiche, e l’inquinamento acustico diffuso dagli stabilimenti balneari, dalle attività commerciali e dagli eventi pubblici hanno esasperato i residenti.
La mancata trasparenza nella gestione dei fondi pubblici per il turismo
Ricordiamo anche come, già più volte denunciato pubblicamente e con un esposto alla Corte dei Conti, dai nostri accessi agli atti emerge che il 98,26% dei contributi comunali concessi per eventi come Summer Fest, Festa di Fine Estate e Capodanno in Piazza, pari a oltre 1,5 milioni di euro, è stato interamente girato dalla Pro Loco a un unico fornitore, senza alcuna rendicontazione dettagliata. Questo metodo di gestione solleva dubbi sulla trasparenza e sull’efficacia della spesa pubblica.
Ad esempio, una situazione simile a quella da noi denunciata ha recentemente portato a indagini giudiziarie e misure cautelari a Fiumicino, dove affidamenti diretti e gestione opaca di eventi estivi e culturali hanno coinvolto funzionari e amministratori, confermando come pratiche di questo tipo possano rappresentare un serio rischio per la legalità e per la corretta gestione dei fondi pubblici.
Il nostro augurio
A stagione conclusa rimaniamo con l’amaro in bocca, tra promesse mancate e propaganda. Speriamo che dal 2027 la musica cambi, in tutti i sensi, e che Ladispoli possa finalmente avere una programmazione culturale e turistica all’altezza, capace di valorizzare davvero il nostro territorio.