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Il Concerto di Capodanno di Gianna Nannini è stato un successo per Ladispoli. Questo va riconosciuto e non può che farci piacere. Ci fa piacere anche che, su input delle opposizioni e di moltissimi cittadini e associazioni, sia stata riformulata la proposta artistica in senso più inclusivo e coinvolgente rispetto al primo cartellone, sebbene non coerente con l’obiettivo di trattenere in città i più giovani, al quale si era aggrappato il sindaco.

Tuttavia rimangono forti perplessità sull’enorme cifra che l’Amministrazione ha deciso di spendere per l’evento: 360 mila euro di fondi pubblici, dei quali 40 mila chiesti alla Regione Lazio e tutti gli altri presi dal bilancio comunale.

Ricordiamo che nel 2019 l’Amministrazione Grando privatizzò la gestione del teatro Freccia con il pretesto che occorrevano 180 mila euro di lavori per terminarlo, cosa che considerava economicamente poco sostenibile per il comune senza il ricorso ai privati. Un teatro che è ancora chiuso e che 365 giorni l’anno sarebbe potuto essere un punto di riferimento culturale per la città attraverso manifestazioni artistiche di varia natura.

Ora è stato investito esattamente il doppio di quella cifra per una serata. Emozionante, certo, coinvolgente, stimolante, ma pur sempre una singola serata.

Al di là dell’anomalia dell’ affidamento – ancora una volta – concesso con un contributo alla ProLoco che a sua volta ha affidato l’intera organizzazione ad una società privata (sempre la stessa) che da inizio consiliatura con questo sistema ha incassato oltre 700 mila euro senza mai partecipare direttamente ad una procedura ad evidenza pubblica; e della congruità delle spese, che attendiamo di vedere – almeno in questa occasione – rendicontate in modo analitico e trasparente come già chiesto invano per altri eventi (vedasi i due ultimi Summer Fest) crediamo che questi grossi investimenti economici per eventi spot di poche sere soltanto (da inizio consiliatura siamo arrivati quasi al milione di euro) meritino una riflessione a mente lucida.

La nostra città vive quotidianamente tanti problemi ed emergenze, come quella abitativa o legata all’accessibilità dei luoghi, i marciapiedi colabrodo, carenza di posti nido comunali, strade e piazze sempre più sporche, e la lista potrebbe allungarsi. Con 360 mila euro spesi per questo capodanno si sarebbe potuto fare tanto altro.

Se guardiamo solo al palco di Piazza Falcone, il successo del concerto della mitica Gianna Nannini è evidente…ma è il quadro più ampio a farci preoccupare e anche un pò incazzare.